Dal 24 gennaio al 25 aprile 2025, il palcoscenico de Il Piccolo Teatro ospiterà un programma ricco e coinvolgente capace di intrecciare magistralmente musica, teatro e intrattenimento in un connubio perfetto di arte ed emozioni.
I biglietti per ogni spettacolo sono già disponibili online su CiaoTickets (www.ciaotickets.com) e presso il botteghino de “Il Piccolo Teatro” in Via Molise, 5 (Principe di Piemonte).
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il nostro ufficio al numero +39 344 045 4409 o inviare una mail a info@centrocesam.it
Il programma e la sinossi degli spettacoli
24 gennaio | Saverio La Ruina e Cecilia Foti – POLVERE
È un intenso e commovente dialogo tra uomo e donna che esplora la violenza psicologica nelle relazioni di coppia. Scritto e interpretato da Saverio La Ruina e Cecilia Foti, lo spettacolo affronta la violenza invisibile, quella che non lascia lividi ma che, lentamente, annienta l’anima e la dignità della persona che la subisce.
Il titolo “Polvere” diventa una potente metafora della violenza emotiva, quella che si solleva piano intorno alla donna, avvolgendola e minando le sue certezze. La polvere rappresenta le parole che feriscono, i piccoli sgarbi, gli affetti trascurati, la mancanza di riconoscimento, e l’indifferenza che lentamente soffoca la forza, la speranza e la capacità di sognare. Un’azione che non lascia segni visibili ma che, alla fine, consuma la persona in modo profondo e silenzioso.
Il lavoro, premiato con il Premio Lo Straniero 2015, il Premio Enriquez 2015 alla drammaturgia, e il Premio Annibale Ruccello 2015 per la drammaturgia, è un atto teatrale che invita a riflettere sui sottili, ma devastanti, rapporti di potere che si instaurano all’interno della coppia. Non si tratta solo di un’opera sul femminicidio, ma di una riflessione profonda su come la violenza psicologica sia radicata nelle dinamiche quotidiane di molte relazioni, dove il controllo, l’umiliazione e il dominio possono assumere forme meno evidenti ma altrettanto distruttive.
La regia, a cura di Dario De Luca, è arricchita dalle musiche originali di Gianfranco De Franco e da un coinvolgente gioco di luci e suoni, progettati per immergere completamente il pubblico nell’intensità emotiva dello spettacolo.
“POLVERE” è un’opera che scuote e provoca, ma soprattutto invita a una riflessione urgente sulla natura dei rapporti di potere all’interno delle coppie, portando in scena una storia che è, purtroppo, universale.
1° febbraio | Miriam Galanti – VITA DA BIONDA
È uno spettacolo che racconta, con ironia e sarcasmo, le difficoltà e le contraddizioni di essere una ragazza bionda, bella e “bona” – come si dice a Roma. Scritto e interpretato da Miriam Galanti e con la regia di Giorgia Ciotola, lo spettacolo esplora il fenomeno del “biondoshaming“, una forma di pregiudizio che colpisce chi, come Miriam, incarna gli stereotipi della bellezza superficiale.
In una società in cui essere bionda significa ricevere vantaggi come saltare la fila al supermercato o trovare sempre posto sull’autobus, la bellezza diventa però anche una condanna: quella di essere considerata stupida e facile, un luogo comune che Miriam affronta con pungente ironia. In uno spettacolo che richiama la stand-up comedy, l’attrice racconta la propria esperienza nel mondo del cinema e dello spettacolo, dove le donne bionde sono spesso ignorate e ridotte a semplici oggetti del desiderio.
Tra risate e riflessioni, “Vita da bionda” svela anche il lato più umano di Miriam, quando racconta il dolore per la perdita della sorella e del padre, e come la sua leggerezza sia stata tanto un rifugio quanto una trappola, etichettandola come “bionda e stupida”. Il testo, scritto da Galanti e Ciotola, smonta gli stereotipi con un mix di ironia e sensibilità, portando il pubblico a riflettere sull’apparenza e sul pregiudizio che spesso accompagna il concetto di bellezza.
Un viaggio che tocca temi anche dolorosi, ma che, grazie alla verve e alla leggerezza della protagonista, riesce a far ridere, emozionare e, soprattutto, a spingere il pubblico a rivedere il proprio sguardo sulla bellezza e sull’intelligenza.
8 febbraio | Giobbe Covatta – SCOOP. Donna Sapiens
È il nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, che con il suo inconfondibile stile irriverente e dissacratorio porta in scena una riflessione comica e provocatoria sulla superiorità della donna rispetto all’uomo. In questo monologo, Covatta esplora la tesi con una miscela di storia, sociologia e medicina, svelando come, da ogni punto di vista, l’uomo appaia perdente e ridicolo rispetto alla donna.
Il comico, accompagnato dalla penna di Paola Catella, intreccia racconti e riflessioni con interventi esilaranti e surreali, tra cui interviste impossibili con personaggi storici e immaginari. Tra questi, troviamo Dio, che racconta gli esilaranti retroscena della creazione dell’uomo e della donna, e un improbabile uomo del futuro che ci avverte sui rischi di un mondo dominato dall’arroganza maschile. Non manca la figura di Nello, un povero membro maschile che implora aiuto per le sue disastrose condizioni di vita, schiavo degli insaziabili e ridicoli appetiti sessuali del suo padrone.
Con il suo consueto umorismo surreale, Giobbe Covatta ci regala uno spettacolo che, tra risate e riflessioni, celebra l’intelligenza e la forza delle donne, a cui dedica un commovente e poetico omaggio finale.
28 febbraio | Mario Brancaccio – VIETATO AI MIGLIORI
Con “Vietato ai migliori”, Mario Brancaccio porta in scena un ritratto ironico e pungente del mondo teatrale, esplorando il destino di quei talenti “surclassati” che, pur essendo capaci e appassionati, rimangono nell’ombra del grande pubblico. I protagonisti dello spettacolo sono un gruppo di attori di varietà poco conosciuti, che, pur avendo talento, sono destinati a vivere ai margini del teatro, schiacciati dalla grandezza di figure come Pirandello e D’Annunzio, che dominano la scena culturale e teatrale.
In un mondo dove i grandi autori e le icone del passato sembrano essere sostituiti dalle nuove “celebrità” nate dai Talk Show e dai Reality Show, i protagonisti di questo spettacolo sono costretti a fare i conti con il loro ruolo marginale. Le loro performance, impregnate di numeri di varietà ormai stanchi e datati, sembrano riflettere il declino di un’epoca teatrale che non trova più spazio nel panorama culturale contemporaneo.
Nonostante il tono malinconico che pervade le loro esibizioni, lo spettacolo trova momenti di sollievo grazie alla comicità travolgente di Sergio Solli, la cui presenza regala una ventata di freschezza e di energia, e alla bellezza di Patrizia Spinosi, che porta sul palco un fascino sofisticato e un’interpretazione elegante. La loro interazione con il pubblico aggiunge un tocco di vivacità a un mondo che, altrimenti, rischierebbe di essere soffocato dalla nostalgia e dalla consapevolezza di un passato che non torna più.
A dare una dimensione ancora più surreale e misteriosa a questa rappresentazione teatrale contribuiscono due figure inquietanti: un pianista e un prestigiatore, che evocano atmosfere misteriose e inquietanti, quasi come se fossero tratti da un altro universo, un richiamo alle atmosfere oniriche e stravaganti di Twin Peaks. Questi personaggi enigmatici, con il loro comportamento strano e le loro apparizioni fugaci, arricchiscono lo spettacolo di un ulteriore strato di mistero e ambiguità.
“Vietato ai migliori” è quindi un viaggio tra il passato e il presente, tra la grande tradizione teatrale e l’odierna cultura popolare, un’opera che riflette, con un sorriso amaro, sulle trasformazioni del panorama culturale e sull’obsolescenza di certi talenti in un mondo che sembra aver dimenticato il valore dell’autentica arte teatrale. Tra momenti di riflessione, comicità e mistero, lo spettacolo invita il pubblico a interrogarsi sul significato della fama, sul valore dell’autenticità e sul destino di quei “grandi dimenticati” che continuano a resistere, nonostante tutto.
4 marzo | Dino Lopardo – AFFOGO
È il primo capitolo di una potente e provocatoria Trilogia dell’Odio, un progetto teatrale che esplora le profondità dell’animo umano attraverso tre monologhi intensi: AFFOGO, RIGETTO e CESSO. Ogni opera può essere rappresentata singolarmente, ma il vero impatto si raggiunge quando i tre monologhi vengono presentati insieme in una maratona teatrale che culmina in un atto risolutivo, in cui i protagonisti delle singole storie si rivelano legati da un filo invisibile, dando vita a un dialogo polifonico che mescola suoni e voci extradiegetiche.
“AFFOGO” racconta la vicenda di Nicholas, un giovane che, intrappolato tra la violenza psicologica della sua famiglia e le difficoltà della società, cerca di affermare la propria identità in un mondo che lo sovrasta. Vive con degli zii dal pensiero ottuso e provinciale, che non comprendono il suo sogno di diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura paralizzante dell’acqua. La sua infanzia è segnata da un ricordo doloroso: una vasca da bagno, simbolo di un’innocenza perduta, che diventa il teatro di una tragedia personale. Un evento traumatico spezza il suo rapporto con l’acqua e alimenta la sua fobia, ma anche la sua rabbia, che esplode nei comportamenti aggressivi verso sé stesso e gli altri.
Nicholas è vittima e carnefice, un giovane che cerca di navigare tra le aspettative familiari e i propri desideri, ma che, alla fine, commette un errore irreparabile che sconvolgerà la sua vita. La scena si sviluppa tra due ambienti contrastanti: il bagno, un luogo intimo e personale, e la piscina, simbolo della società e delle sue rigide convenzioni. Questi spazi rappresentano le arene in cui Nicholas si confronta con i propri demoni interiori, esplorando l’odio, la solitudine e la difficoltà di relazionarsi con la famiglia e la collettività.
Il monologo di “AFFOGO” è caratterizzato da uno stile tragicomico scorretto, dove l’umorismo “sick”, come definito dal leggendario Lenny Bruce, gioca un ruolo fondamentale nel raccontare un mondo immorale e spietato. Il linguaggio, denso di slang dialettale e suoni arcaici, porta lo spettatore a confrontarsi con una visione sgradevole ma incredibilmente reale della vita, dove il confine tra comico e tragico è spesso sfumato. La battuta che apre il mondo di “sick” – “Mia moglie è morta ieri notte, e sul letto di morte mi ha detto: “Se vai con un’altra, esco dalla tomba scavando e ti rovino”. L’ho sepolta a faccia in giù… che scavi pure” – è emblematica del tipo di umorismo che attraversa tutta la Trilogia dell’Odio, capace di spingere lo spettatore a ridere e riflettere, a tratti con disagio, su una realtà che troppo spesso preferiamo ignorare.
Scritto e diretto da Dino Lopardo, con le interpretazioni potenti di Mario Russo e Alfredo Tortorelli, e il supporto alla regia di Amelia Di Corso.
Il progetto è sostenuto dalla residenza artistica “Il filo immaginario” di Gommalacca Teatro.
14 marzo | Mario Brancaccio – 2 MARITI PER FORTUNA
È una commedia esilarante scritta e adattata da Mario Brancaccio, liberamente ispirata al celebre romanzo di Jorge Amado, “Dona Flor e i suoi due mariti”. Un’opera che mescola comicità, paradosso e un pizzico di surreale, esplorando in modo divertente e irriverente i desideri, le passioni e le complicazioni dell’amore.
La protagonista è Fortuna Sardella, una bellissima e affermata cuoca, che dopo una vita di amori e passioni intense, decide di risposarsi con Teodoro Patella, un farmacista caprese meticoloso, flemmatico e ordinato. La coppia arriva nella loro casa a Capri il giorno delle nozze, pronti a vivere la loro prima notte insieme. Ma proprio quando sembra che tutto stia andando secondo i piani, un’imprevista seduta spiritica condotta dal fratello di Teodoro, il famoso mago zi’ Alfonso ‘o Sarracino, fa accadere l’impensabile: Tony Guarracino, il primo marito di Fortuna, morto tragicamente il primo giorno di nozze, ritorna dall’aldilà come fantasma.
Il ritorno di Tony, visibile solo a Fortuna, non è casuale: il suo spirito ha un unico desiderio, poter giacere con la sua ex moglie almeno una volta. Da qui inizia una serie di situazioni comiche, paradossali e imbarazzanti, che mettono alla prova il matrimonio tra Fortuna e Teodoro e lasciano spazio a riflessioni sul desiderio e sulla difficoltà di conciliare i sogni con la realtà. La trama si sviluppa in un intreccio di equivoci e situazioni esilaranti, con un finale che celebra i sogni, talvolta impossibili, delle donne, e la forza di volontà di chi non smette mai di credere nel proprio desiderio di felicità.
Lo spettacolo, che si svolge in un ambiente intimo e familiare, con scene ambientate in una camera-soggiorno di una tipica casa piccolo-borghese, si sviluppa attraverso 90 minuti di risate e divertimento, con costumi anni ’70 che evocano il fascino di un’epoca in cui le dinamiche di coppia, tra tradizione e modernità, si intrecciano in modo irresistibile.
Con le interpretazioni di Mario Brancaccio, Lello Giulivo, Simona Esposito, Rosario Russo e Raffaella Russo, e la regia di Mario Brancaccio, “Due mariti per fortuna” è una commedia che regala momenti di puro intrattenimento e divertimento, arricchiti dalla sagace riflessione sui temi dell’amore, della passione e dei desideri irrealizzabili.
28 marzo | Paolo Caiazzo – BOOMER. UN PAPÀ SUL SOFÀ
È una commedia frizzante e scoppiettante che affronta, con ironia e un pizzico di sarcasmo, le dinamiche familiari e generazionali, mettendo a confronto padri e figli, giovani e meno giovani, e le loro difficoltà nel trovare un equilibrio nella vita quotidiana.
La storia ruota attorno a Daniele, un giovane laureando in giurisprudenza che si trasferisce a Napoli per proseguire gli studi. Ma la città, con la sua vivace movida, si rivela una tentazione irresistibile per Daniele, che si distrae facilmente dagli esami e si ritrova a lottare con il suo tenore di vita. Per far fronte alla situazione, decide di affittare una stanza a Nicola, un coetaneo meno fortunato, che sbarca il lunario con lavori occasionali. La convivenza tra i due giovani è tutt’altro che semplice: le loro storie di vita, i caratteri e le difficoltà amorose li pongono su strade completamente diverse. Nicola ha una fidanzata immaginaria, mentre Daniele è invaghito della sua vicina di casa, senza ricevere alcuna attenzione in cambio.
A complicare ulteriormente la situazione arriva Assunta, la madre di Nicola, una donna che, dopo essere stata abbandonata dal marito, si preoccupa eccessivamente per il figlio. Ma dietro la sua premurosità si nasconde un lato ambivalente e un misterioso scheletro nell’armadio che, inevitabilmente, getta ulteriore disordine nella casa.
Tuttavia, il vero caos ha inizio quando Paolo, il padre di Daniele, un avvocato “sfigato”, viene cacciato dalla sua seconda compagna e chiede ospitalità al figlio. Quella che doveva essere una notte di emergenza su un sofà si trasforma in una convivenza forzata, con Paolo che si stabilisce a casa del figlio, dando vita a situazioni imbarazzanti e a scontri generazionali. Il “Boomer”, dopo un iniziale sconforto, decide di reagire e di vivere questa nuova fase della sua vita da single con un’intensità imprevista, affrontando con determinazione le sfide che la sua nuova condizione gli presenta.
I due ragazzi, pur di liberarsi di quella presenza ingombrante, tenteranno in tutti i modi di trovare una nuova compagna per Paolo, esplorando soluzioni che spaziano dalle escort ai siti d’incontro online. Ma tra equilibri precari, amori impossibili e situazioni comiche, forse si nasconde l’opportunità di creare una nuova famiglia, dove ognuno troverà il proprio posto.
“BOOMER – Un papà sul sofà” è un racconto esilarante di convivenza forzata, di generazioni che si scontrano e si mescolano, ma anche di crescita, di nuove opportunità e di quella forza che nasce dal reinventarsi. Tra risate, equivoci e momenti di pura comicità, la commedia ci invita a riflettere su quanto i legami familiari possano essere complicati, ma anche sulle possibilità che nascono quando si è disposti a lasciarsi sorprendere dalla vita.
4 aprile | Luigi de Magistris – NOI E LA COSTITUZIONE
È un monologo di grande forza emotiva e civile, scritto e interpretato da Luigi de Magistris, con la regia di Andrea de Goyzueta, che ci guida in un viaggio appassionato e orgoglioso attraverso la storia recente dell’Italia. Con una durata di circa 100 minuti, lo spettacolo diventa un atto di testimonianza e impegno, in cui l’autore e protagonista ripercorre la sua esperienza personale come pubblico ministero in Calabria e sindaco di Napoli, per raccontare la lotta quotidiana contro quei sistemi di potere che ostacolano la piena realizzazione dei principi democratici e costituzionali nel nostro paese.
Uno spettacolo di grande valore educativo e civile, che offre una riflessione sulla nostra Costituzione e sui diritti che essa garantisce.
Attraverso il suo racconto, de Magistris intreccia storie di coraggio e resistenza, dipanandosi tra la dura realtà della giustizia e le difficoltà di un sistema che, troppo spesso, si scontra con le sue stesse leggi e principi fondamentali. Il monologo esplora la Costituzione italiana come un faro di speranza, ma anche come una realtà incompiuta, ostacolata da forze politiche ed economiche che ne impediscono l’effettiva attuazione. La narrazione si arricchisce di momenti di forte risveglio collettivo, in cui la partecipazione popolare e l’impegno civile si fanno sentire come una risposta alla disillusione e alla rassegnazione.
Con il suo stile diretto e coinvolgente, “NOI E LA COSTITUZIONE” non è solo una riflessione sulla storia e sulla politica, ma un inno alla lotta per la realizzazione dei diritti e dei valori sanciti dalla Costituzione, un richiamo all’impegno civico dal basso, alla consapevolezza e alla determinazione di chi non vuole arrendersi davanti agli ostacoli che ancora oggi minano la democrazia in Italia.
“NOI E LA COSTITUZIONE” è uno spettacolo che invita il pubblico a riflettere sul presente e sul futuro del nostro paese, a interrogarsi sull’importanza di rimanere fedeli ai principi costituzionali e a credere nella forza di un cambiamento che parte dal basso. Concludendo con una rievocazione vibrante di speranza e di partecipazione, lo spettacolo si trasforma in un appello alla non rassegnazione e alla lotta per la giustizia.
11 aprile | Jury Monaco – IMPERFETTI CONIUGATI
È una commedia frizzante e attuale che esplora, con ironia e leggerezza, le difficoltà delle coppie moderne, mettendo in scena la sfida di mantenere un matrimonio in un mondo dove i legami sembrano sempre più fragili.
Benedetto, uno psicologo separato dalla moglie Olga, sta cercando di ricostruire la sua vita dopo una separazione dolorosa. Non è facile, soprattutto perché Olga lo ha tradito più volte e lui, pur essendo un “becco” di vecchia data, non riesce a lasciarla andare completamente. La sua vita sembra prendere una piega positiva quando un incontro con una brava ragazza gli fa sperare in una nuova relazione, ma le cose si complicano quando il suo migliore amico Fortunato, anch’egli fresco di separazione, piomba in casa sua.
Fortunato, un wedding planner di scarso successo, ha cercato invano di riconciliarsi con la moglie, ma ogni volta le sue scuse finiscono con lui in ospedale, con un arto rotto. La convivenza tra i due amici, entrambi alle prese con i propri fallimenti sentimentali, è tutt’altro che tranquilla. Quando Benedetto cerca di voltare pagina e ricominciare, Olga, la sua ex, irrompe in casa in modo imprevisto e seminuda, proprio mentre Benedetto sta facendo una seduta con un paziente affetto da nudofobia.
Olga, convinta che possa ancora riconquistare il marito, lancia una goffa terapia di coppia, improvvisando una cena romantica e una “sexy night” in cui lei interpreta il ruolo di Jane, mentre Benedetto è il suo Tarzan. Ma i tentativi di riaccendere la fiamma vanno a monte, nonostante i suoi sforzi. Nel frattempo, anche Fortunato tenta di riconquistare la moglie con qualche buffo stratagemma, ma, tra incomprensioni e situazioni comiche, alla fine riesce a farsi perdonare.
Quando tutto sembra finalmente sistemarsi, e i matrimoni di Benedetto e Fortunato sembrano aver preso una piega positiva, Olga si prepara per la fase finale della sua terapia di coppia: il rinnovo delle promesse nuziali. Ma proprio in quel momento, un colpo di scena inaspettato ribalta la situazione, lasciando il pubblico con il fiato sospeso e pronto a scoprire come finirà questa esilarante storia.
Con ritmi serrati, battute sferzanti e colpi di scena che non mancano mai, “Una coppia da… riparare” è una commedia di puro divertimento che offre uno spunto di riflessione sul difficile equilibrio tra amore, tradimento e il tentativo di tenere in piedi un matrimonio. Un’ora e 45 minuti di risate garantite, dove il tema della coppia moderna viene trattato con leggerezza e ironia, senza mai perdere di vista le emozioni e le difficoltà che ciascuno di noi può affrontare nella vita di coppia.
25 aprile | Gruppo musicale – I CHATTANOOGA
Da Napoli a New Orleans, da Carosone ai Beatles: la magia dei “Chattanooga”
Nati nel cuore pulsante della musica italiana, i “Chattanooga” sono un gruppo che ha saputo unire stili e tradizioni musicali diverse, creando un sound unico che spazia dalla musica leggera italiana ai classici del jazz, dal funky al soul, dal country al popolare. La loro storia inizia nel 1985, quando il gruppo esordisce nella storica trasmissione di Renzo Arbore “Quelli della notte”, dove vengono “battezzati” con il nome Chattanooga. Questo debutto in diretta li catapulta subito nel panorama musicale nazionale, tanto da ottenere un contratto con la RCA e pubblicare il loro primo 45 giri, “Accattateve l’Ice cream”, che li porta a partecipare a numerose trasmissioni televisive.
La carriera del gruppo è da subito segnata da collaborazioni con artisti di fama internazionale. Tra i tanti, ricordiamo Riccardo Cocciante, con cui partecipano al Tour ’86 e al disco live “Quando si vuol bene”, Teresa De Sio per l’album “Cinderella Suite” e il tour dell’88, Nino Buonocore, con il brano per Sanremo “Le chiavi non ho”, e ancora Gino Paoli, Toni Esposito, Fred Buongusto, Bobby Solo, Eugenio Bennato e Tullio De Piscopo. Questo incontro con artisti provenienti da diverse tradizioni musicali ha dato ai Chattanooga la possibilità di esplorare nuovi orizzonti sonori, cimentandosi in generi diversi e arricchendo il loro repertorio con brani inediti e armonizzazioni vocali di canzoni di tutti i generi musicali, dai classici del jazz a quelli pop, fino alla musica leggera italiana e al funky.
Il gruppo ha saputo coniugare alla perfezione la fusione delle voci e l’equilibrio delle armonizzazioni, ricevendo nel 1998 il prestigioso Premio Quartetto Cetra, un riconoscimento che sottolinea il loro talento vocale e il loro impegno artistico. Sempre nel 1998, i Chattanooga sono stati invitati a rappresentare l’Italia alla “Beatles Week” di Liverpool, un evento che li ha visti esibirsi sullo stesso palco che ha visto nascere la leggenda dei Beatles. Non solo: sono stati invitati ancora a Liverpool nel 2000, per suonare nel leggendario Cavern Club, e nel 2001 hanno partecipato al Tributo a John Lennon a Napoli e al Beatles Festival di Darmstadt, in Germania.
Un capitolo fondamentale della loro carriera è stato l’incontro con il Maestro Renato Carosone, che ha visto nei Chattanooga un gruppo capace di interpretare la sua musica con passione e autenticità. Carosone li ha coinvolti nel suo ultimo tour, sia in Italia che negli Stati Uniti, e grazie a questa collaborazione il gruppo ha creato lo spettacolo “Omaggio a Carosone”, che celebra la vita e la musica del Maestro, con brani, note biografiche, foto, filmati e aneddoti inediti.
I Chattanooga sono oggi un gruppo che continua a emozionare il pubblico con la loro musica e la loro energia. Loro stessi si definiscono custodi di una tradizione musicale che va dalla Napoli degli anni ’50 alla New Orleans più jazzistica, e sono da sempre animati da una grande passione per il lavoro di squadra, che si riflette nella loro straordinaria capacità di creare armonie vocali uniche.
I membri del gruppo:
– Rossella Cassese – mezzo soprano, laureata in canto Pop Jazz, diplomata in Danza Classica, autrice di testi;
– Tiziana De Santis – soprano, laureata in Canto Lirico, insegnante di Canto Lirico e Leggero, autrice di testi;
– Vittorio Fiorillo – tenore, diplomato e laureato in Chitarra Classica, operatore informatico-musicale, compositore e arrangiatore;
– Ezio Mazzola – baritono, laureato in Chitarra Pop, operatore informatico musicale, laureato in Scienze Geologiche, compositore e arrangiatore.
Con una carriera che spazia tra musica leggera, jazz, funky e soul, i Chattanooga sono oggi un gruppo che porta avanti con orgoglio il proprio percorso, rispettando la tradizione ma sempre pronto a innovare e a sorprendere il pubblico con nuove sonorità e arrangiamenti. Un viaggio musicale che continua a far sognare e a emozionare, come solo loro sanno fare.
Un viaggio nell’arte e nella cultura, tra risate, riflessioni ed emozioni
La stagione d’Arte Varia 2025 è un’occasione unica per vivere il teatro in tutte le sue forme, con spettacoli pensati per tutti i gusti e le età. Un palcoscenico che si farà portavoce di storie, sogni e realtà, con un programma che spazia dalla comicità alla riflessione, dalle performance drammatiche alla musica.
Biglietti e informazioni
I biglietti per ogni spettacolo sono già disponibili online su www.ciaotickets.com e al botteghino de “Il Piccolo Teatro” in Via Molise,5 (Principe di Piemonte).
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il nostro ufficio al numero +39 344 045 4409 o inviare una mail a info@centrocesam.it